Comune di Zogno e il caro bollette.

Da alcuni mesi il rincaro dell’energia e delle materie prime o semilavorate prosegue con un ritmo incessante e preoccupante: gli aumenti toccano percentuali ben oltre il 100% e non si vede ancora una fine. Il rialzo colpisce direttamente ogni cittadino, ogni famiglia, ogni azienda, ogni ente pubblico o privato e pesa sui bilanci fino a frenare le attività. Colpisce senza distinzione il settore primario, la produzione dei beni di lusso e di prima necessità, il commercio, i servizi alla persona.

Questa spirale vorticosa di lievitazione dei costi energetici travolge anche le amministrazioni pubbliche che devono saldare bollette più che raddoppiate sul prezzo dell’elettricità, una spesa necessaria per fornire sostengono l’illuminazione pubblica stradale e degli edifici comunali e scolastici del proprio territorio.

Il nostro comune spende annualmente circa € 240.000 per il consumo energetico. Di queste spese circa € 170.000 sono destinate per l’illuminazione pubblica e € 34.000 per la manutenzione degli impianti di illuminazione. L’esborso di danaro pubblico incide sul bilancio generale del comune di Zogno per circa il 3% contro una media dei comuni italiani a maggior efficienza energetica che si aggira sull’1%.

La valutazione è rapportata al bilancio-territorio e i dati sono ricavati dal quotidiano nazionale “la Repubblica”.

La cifra spesa è importante e inevitabilmente nel corso del 2022 aumenterà in modo esponenziale togliendo risorse a altri servizi pure essenziali.

Da quando Cittadini Zogno è stato chiamato dagli elettori a rappresentarli nel consiglio comunale (sebbene    come gruppo di minoranza) a ogni convocazione presentiamo, suggeriamo, promuoviamo interventi con interrogazioni e emendamenti al DUP (vedi emendamento al Bilancio di Previsione 2022) per stimolare l’ amministrazione leghista a aggiornare e rendere più efficiente-economico gli oltre 1900 punti luce, per la maggioranza vetusti, inadeguati e energivori.

Prima di Cittadini il problema era stato sollevato  dai consiglieri di Zogno Democratica sin dal lontano 2008: in quel periodo erano disponibili i primi bandi pubblici per incentivare e finanziare il passaggio dal dispendioso sistema illuminante basato sul sodio ad alta pressione che ancora vige nel nostro comune a quello LED a più alta efficienza e minor consumo. Poco o nulla è cambiato

Ora i nodi son arrivati al pettine!  L’immobilismo  prima o poi si paga salatamente! Nessuno fa sconti! Il caro energia è diventato il mantra della politica e degli amministratori locali che battono cassa al governo centrale affinché spenda il denaro dei contribuenti nel rimpinguare i fondi per la spesa energetica. Restia all’innovazione, alla pianificazione, all’efficienza e al risparmio, l’amministrazione che governa Zogno è sollecita nel chiedere contributi quando si trova  in cattive acque. Allora bisogna ricorrere alla mamma-stato tanto denigrata ma utilissima nel bisogno.

Purtroppo gli errori amministrativi ricadono sempre sul cittadino che con le imposte, le  addizionali… copre le falle dei bilanci comunali, regionali e statali. Le scelte che l’amministrazione comunale di Zogno  persegue in piena convinzione non ignorano i problemi e posticipano soluzioni inderogabili. Alle nostre istanze i membri della maggioranza più volte ripetono che hanno già nel cassetto un progetto e sono in attesa dei bandi (PNRR a fondo perduto) per poter mettere mano all’iniziativa. Dal 2008 la polvere si accumula sugli investimenti mancati e la bolletta energetica  si gonfia a dismisura.

La politica conservatrice di questa amministrazione che incide sulle tasche di tutti i cittadini dipende  in parte da meccanismi di bilancio, ma soprattutto non è ispirata a un bilancio sociale di prevenzione delle problematiche e delle emergenze. Si privilegiano sempre gli interventi di grande impatto come la viabilità stradale che spiccano agli occhi dell’opinione pubblica. Si accantonano o non si migliorano i servizi utili alla comunità come l’ammodernamento del sistema illuminante che garantirebbe un maggior risparmio economico e energetico oltre a garantire maggior sicurezza.

Perché non si mettono a bilancio fondi comunali per una radicale ristrutturazione degli impianti di illuminazione pubblica? Esiste sempre lo strumento della variazione di bilancio nel caso arrivassero finanziamenti nazionali: il sovvenzionamento statale ha funzionato egregiamente durante la pandemia nel sostenere le spese dei comuni con un flusso consistente di contributi e quindi, perché non applicare tale criterio anche in questo caso?

Aspettiamo ancora. Ci saranno il bando, il progetto, gli interventi? Intanto il tempo passa e i cittadini sussidiano il caro bollette del nostro comune che ha paura di investire nel futuro.